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ACQUISTI ON LINE – TUTELA

La modalità di acquisto on line, viene definita dal Codice del Consumo (D. Lgs. n. 206/2005) tipologia di contratto a distanza dove non vi è la presenza del venditore e del compratore nel medesimo luogo.

Tramite quali mezzi si stipulano i contratti a distanza?

Tramite web ma anche tramite telefono.

I contratti a distanza non si applicano a tutti i contratti. Sono esclusi, ad esempio, i contratti che hanno ad oggetto:

– i servizi sociali e di assistenza sanitaria, 

– i giochi d’azzardo,

– i servizi finanziari.

Quali sono le modalità di acquisto on line?

1.         tramite il sito di e-commerce del venditore, del produttore o del distributore del bene;

2.         tramite l’accesso a piattaforme web di terzi (marketplace) sulle quali i venditori offrono i loro prodotti in vendita (es. Amazon, eBay) 

Per la vendita si utilizza la tecnica del “point and click”, si compila il modulo e il consumatore clicca su Acqusita ora, procedendo direttamente al pagamento.

Se il bene comprato on line si presenta difettoso o privo delle caratteristiche promesse?

La risposta dipende dal soggetto che compra.

Il consumatore che acquista al di fuori di scopi relativi alla sua attività può sempre avvalersi del cd. diritto di ripensamento previsto dall’art. 52 del Codice del consumo (D. Lgs. n. 206/2005) che gli consente di recedere dal contratto di acquisto senza alcuna penalità e senza dover specificare il motivo: il recesso deve essere comunicato per iscritto al venditore, con raccomandata a/r, PEC o fax, entro 14 giorni lavorativi dal ricevimento della merce ed entro i 14 giorni successivi il consumatore, a fronte della restituzione della merce, ha diritto al rimborso del prezzo pagato.

Il consumatore deve essere informato sul recesso e deve dichiarare di accettare e conoscere tale diritto.

Se il professionista non fornisce al consumatore le informazioni sul diritto di recesso, il termine per esercitare il diritto di recesso scade 12 mesi dopo la fine del periodo di recesso iniziale. Se il venditore fornisce queste informazioni entro 12 mesi dalla conclusione del contratto, il periodo di recesso termina 14 giorni dopo il giorno in cui il consumatore riceve le informazioni.
Il consumatore, può anche, a sua scelta, chiedere:

– la riparazione o sostituzione del prodotto;

– una riduzione adeguata del prezzo;

– la risoluzione del contratto secondo quanto previsto dal Codice del consumo.

Ai soggetti che acquistano per scopi relativi alla loro attività si applicano le regole generali sui vizi della merce contenute negli artt. 1490 ess. del codice civile.

Se la merce acquistata presenta difetti tali da renderla inidonea all’uso a cui è destinata, o è difforme rispetto alle qualità promesse, il compratore può, a sua scelta:

  • domandare la risoluzione del contratto –con restituzione della merce e ottenimento del rimborso;
  • domandare la riduzione del prezzo corrisposto.

Ha però l’onere di denunciare per iscritto al venditore i vizi entro il termine di 8 giorni dalla loro scoperta, termine che decorre dalla data di consegna del bene se i vizi sono palesi.

A tutti i contratti a distanza si applica il diritto di recesso?

Il diritto di recesso è escluso per alcuni contratti che hanno ad oggetto, per esempio:

  • beni confezionati su misura;
  • beni che rischiano di deteriorarsi o scadere rapidamente;
  • beni sigillati che non si prestano ad essere restituiti per motivi igienici;
  • beni aperti dopo la consegna e in caso di fornitura di registrazioni audio/video, giornali/periodici/riviste;
  • beni oggetto di un’asta pubblica;
  • servizi relativi ad attività del tempo libero quando la prestazione deve essere eseguita in una data/periodo specifico, per gli alloggi non residenziali/ trasporti di beni e noleggio auto.

I proprietari della piattaforma di e-commerce sono responsabili con il venditore, ovvero quando Amazon o eBay, ad esempio, rispondo con il venditore?

Il marketplace è un luogo virtuale dove sono ospitati i venditori godono di uno spazio virtuale sulla sua piattaforma – cd. hosting – dietro un corrispettivo.

Il titolare del marketplace non può essere quindi chiamato a garantire per i vizi e i difetti del bene compravenduto attraverso la “intermediazione” della sua piattaforma ma ha l’onere di “informare” e “controllare” evidenziando in modo chiaro che i beni presentati sulla sua piattaforma sono venduti da soggetti terzi distinti e indipendenti da lui quale titolare della piattaforma medesima.

Oltre a ciò, le Linee guida per l’applicazione della Direttiva 2011/83/UE, precisano che le piattaforme di vendita sono chiamate in solido coi venditori a rispettare l’obbligo di fornire all’acquirente alcune imprescindibili informazioni:

  • descrizione veritiera e oggettiva del prodotto;
  • caratteristiche più rilevanti del prodotto;
  • indicazione dei dati anagrafici e di contatto del venditore;
  • indicazione del prezzo e ulteriori costi;
  • tempi e modalità del diritto di recesso;
  • l’esistenza e le modalità di esercizio della garanzia legale.

Se il bene acquistato viene smarrito o danneggiato in fase di spedizione?

E’ responsabile il venditore fino alla consegna, quindi il consumatore può chiedere il rinvio o il rimborso.

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